Un bel Thriller che il titolo rende mondo attinente con i fatti accaduti recentemente in Trentino... ma questa è un'altra storia....
La trama è incentrata sulle indagini legate alla morte di un industriale milanese. Gli eventi si sviluppano in una valle svizzera e il giornalista di nera Marco Besana, con alle spalle anni di lavoro e pieno di disillusione, è costretto a occuparsi di questa strana storia che vede colpevole un orso. Ilaria Piatti, una giovane reporter, mette in discussione il caso considerandolo non come un incidente di montagna, ma come l'opera di un feroce serial killer. Marco e Ilaria scoprono una catena di morti orribili e misteriose che si allontanano dall'operato di un orso, infatti le vittime vengono uccise con armi non convenzionali, in modi originali e sofisticati.
Io personalmente sono rimasta colpita e rapita dalla fluidità della lettura e dalla scelta di ispirarsi a Giovanna Bonanno che per uccidere usava aceto per i pidocchi. Nata a Palermo nel 1713 è stata una serial killer italiana, meglio nota come la Vecchia dell' aceto.
Note sull’ autore
Dario Correnti è uno pseudonimo. Anzi un doppio pseudonimo, perché nasconde due autori:
Andrea Accorsi e Massimo centini, coppia di criminologi e giornalisti appassionati di fatti accaduti in Italia.
Recensioni
"Una seconda prova convincente, con una trama ricca che vi terrà attaccati alle pagine."
"Ottimo giallo con protagonisti tratteggiati al millimetro."
"Capitoli brevi, azione serrata, episodi fulminanti. Non ci si perde in quisquilie, non si pretende di far letteratura, si corre lungo un plot pieno di gente, innesti, rapide avventure e dialoghi incalzanti."
( Leonetta Bentivoglio, La Repubblica)
"Sullo sfondo di un'indagine calibrata e avvincente, si aprono mondi intriganti e pure lontani da loro: dalle piante velenose alle ipocrisie degli italiani altolocati a SanKt Morizt, dalla critica situazione dei giornali all'affascinante natura degli orsi selvatici. Correnti domina questi temi con maestria e soprattutto, regala un giallo che tiene sospeso il lettore. Senza dimenticargli di strappare qualche amaro sorriso."
(Paolo Armelli, Donna Moderna)
Curiosità
Ho raccolto alcune curiosità da un intervista all'autore/autori.
Giornalista:" Il thriller non è solo un genere letterario, è un modo di pensare le storie. Ci raccontate qualche retroscena del lavoro autoriale di Dario Correnti?"
Dario Correnti:" Questo libro è stato proprioscritto a quattro mani, a voce alta, davanti allo stesso computer. Quindi è stato molto più divertente lavorare perchè ci confrontavamo e ci smontavamo a vicenda. Abbiamo dovuto imparare molte cose nuove, sulle piante velenose, sugli orsi, sulla tossicologia. Chi l'avrebbe mai detto che oggi saremmo stati capaci di riconoscere un fiore di aconito o di evitare di fare innervosire un orso."
Giornalista:" Le armi e i metodi dell'assassino di questo romanzo sono non convenzionali e sofisticati. Ci raccontate di più su questa scelta?".
Dario Correnti:" L'idea ci è venuta leggendo la storia di Giovanna Bonanno, che per uccidere usava aceto per pidocchi, una sostanza che i medici del Settecento facevano fatica a rintracciare a differenza di oggi. Ma abbiamo scoperto che gli esami tossicologici standard non includono diverse sostanze potenzialmente letali, che devono essere cercate con test specifici."
Alcune Opere
- Nostalgia del Sangue (2018)
- Tutti i nomi della morte (2022)
Vino da abbinare
A questa lettura voglio dedicare un Rosé de Saignée della Loira Vin de France. Un vino rosato fresco piacevole da uve rosse succose e sensuali di Granace e Aubun. Spettacolare con i piatti di pesce e con tutti i piatti freschi estivi. I produttori Eric e Christin Nicolas sono legati a doppio filo al rispetto della natura, hanno convertito l'intera proprietà all'agricoltura biodinamica, nel 2008. Una scelta consapevole che gli permette di cogliere con autenticità le varie sfumature delle parcelle di cinque comuni diversi. Non mi rimane che augurarvi una buona lettura e
Alla prossima Vite... in Blog
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