Ancestrale, Classico o Charmat? Questi i metodi tra i quali scegliere...
Quando ci si riferisci alle bollicine si parla di rifermentati perché le bolle non sono altro che anidride carbonica prodotta durante la fermentazione. Spesso questo avviene durante la seconda fermentazione partendo dal cosiddetto "vino base", anche se non è sempre così.
Qui di seguito cercherò di spiegare in modo molto sintetico tutti i metodi in maniera tale che ognuno potrà poi orientarsi verso il suo preferito...Non basta leggere però, bisogna anche bere, assaggiare, essere curiosi.
IL METODO ANCESTRALE
Questo è il metodo risalito alla ribalta negli ultimi tempi. In Francia è chiamato Petillant Natural e si basa su una sola fermentazione che inizia all'interno del serbatoio e continua in bottiglia.
Il tutto avviene in due diversi procedimenti:
- Il vino viene imbottigliato durante la fermentazione, lasciando che termini all'interno della bottiglia
- La fermentazione viene bloccata abbassando la temperatura del serbatoio in acciaio inox a temperatura controllata. I lieviti riposano fino in primavera quando il liquido viene imbottigliato con il classico tappo a corona o sughero da vino fermo e gradualmente i risvegliano producendo alcool e anidride carbonica.
Un aspetto fondamentale è l'assenza della sboccatura (Degorgement).
I vini saranno dei vini ribelli, bassa pressione, basso grado alcolico, alto tasso di bevibilità, poche bolle ma vini polposi spesso con i lieviti esausti ancora all'interno che chi vuole riattiva shakerando la bottiglia prima di aprirla.
METODO CHARMAT O MARTINOTTI
Se c'è un vino che al meglio rappresenta le caratteristiche del Metodo Charmat è proprio il Prosecco.
Si parte da un vino base, che viene travasato in autoclave dove avviene la rifermentazione, senza che però l'anidride carbonica venga liberata. Tutte le operazioni successive fino all'imbottigliamento devono essere svolte sotto pressione.
Il Metodo Charmat consente la produzione di spumanti in tempi brevi, ma il produttore che ricerca maggior qualità, ne allunga la permanenza sui lieviti (Charmat lungo), dando complessità al vino.
Questi vini sono sicuramente freschi e fragranti, vini semplici dalle bolle numerose e un pò grossolane.
METODO CLASSICO (METODO CHAMPENOISE)
Anche in questo caso si parte da un vino base, ma rifermentazione avviene in bottiglia. I lieviti esausti rimangono per lungo tempo a contatto con il vino arricchendone il gusto e l'aroma, fino alla sboccatura rendendolo limpido. Fino alla fase dell'aggiunta del liquore de expedition che ne determina il carattere vero e proprio. In questa fase infatti l'aggiunta o meno degli zuccheri ne caratterizzano l'espressione al palato.
L'alta pressione è contenuta dal tappo a fungo e la gabbietta metallica. Le bollicine che ne derivano sono tante e super fini che esplodono al naso con il tipico aroma fragrante di pane appena sfornato e al palato con bella cremosità. E' questo proprio ilcaso dello Champagne, dei Trento Doc, della Franciacorta, Oltrepò Pavese ecc.
E che bollicina sia allora...
Buon week end e alla prossima Vite.... in Blog
Elisa
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