PARADISO - Di Abdulrazak Gurnah


Quando entro in una libreria, ed io ho la mia preferita, raramente cerco qualcosa nello specifico, almeno che non debba fare un regalo. La vastità di copertine che mi guardano mi riempie di emozione e ammetto che spesse volte raccolgo e abbraccio 5, 6 libri e poi con calma cernito quelli che più pare abbiano qualcosa da raccontarmi. Non è sempre immediata la scelta, quindi inizio a scartare o meglio, preferire quelli rivestiti dalle famose fascette gialle dove vengono indicate alcune recensioni. Poi chiaramente passo alla parte di lettura del riassunto e così scopro se i protagonisti possono piacermi al punto di approfondire la conoscenza.

Con PARADISO è successo proprio così: Premio Nobel della Letteratura 2021 e questo già denota tantissimo, poi passo a incontrare Yusuf un bambino che, a 12 anni, viene dato in pegno dal padre, un locandiere pieno di debiti, a zio Aziz, un ricco mercante. Così inizio ad immaginare la sorte di questo ragazzino e cerco di capire se zio Aziz sarò il suo salvatore oppure no.

Ammetto che le parole si lasciano leggere una dietro l’altra senza nemmeno rendersi conto del tempo che passa perché c’è sempre un continuo susseguirsi di eventi che pare portino ad un imminente epilogo; invece, accade un evento straordinario che rimescola le carte in tavola.

Un romanzo d’avventura, di scoperte, di favole e leggende, di cruda realtà, di poesia e amore. Mi ci sono avvolta in questo meraviglioso racconto e  ho realizzato che ognuno di noi ha il suo Paradiso. “Qua e là vi erano aranci e melograni. Agli alberi erano appesi degli specchi, posti troppo in alto perché Yusuf potesse vedersi riflesso. Anche se non l’avrebbe mai ammesso, in quei momenti il più grande desiderio di Yusuf era quello di essere imprigionato in quel giardino per un tempo indefinito”.


Note sull’ autore

Abdulrakaz Gurnah è Premio Nobel della Letteratura 2021. E ’un romanziere tanzaniano nato a Zanzibar il 20 dicembre del 1948. A diciotto anni fu costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna, a causa dell’appartenenza al gruppo arabo vittima dell’oppressione sotto il regime del presidente Karume.

Completa gli studi e diventa docente. Si avvicina alla scrittura con il primo romanzo del 1994 Paraside scrivendo in inglese, lingua che scegliere per scrivere tutti i suoi romanzi. Vive a Canterbury.


Recensioni

“Avventure di viaggio, racconto sociale, atto d’accusa politico e una storia d’amore maledetta. Paradiso prende vita negli imprevisti, è l’affascinante scoperta di un mondo dimenticato.” (The Sunday Times)

“Un suggestivo ritratto dell’Africa sull’orlo del cambiamento. Una commovente meditazione sulla natura  della libertà e la perdita dell’innocenza, tanto vera per un bambino quanto lo è per un intero continente.” (The New York Times Book Review)

“Un libro emozionante. Assolutamente da leggere.” (Stern)


Vino da abbinare

Ammetto, per questo libro più che un vino ci abbinerei un rhum da meditazione. Queste pagine meritano qualcosa di forte, qualcosa che aiuti a farci elevare un attimo dalla realtà per poi reintegrarci con essa in maniera dolce, come le note di vaniglia che si possono ritrovare in un rhum invecchiato.

Se proprio non riusciste a rinunciare ad un calice di vino, direi che quello che più si addice in questo caso è il Refosco dal Peduncolo Rosso.

Alla prossima Vite... in Blog

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