TRENTO DOC- le bollicine di montagna che incantano
Il Trentino nonostante le sue piccole dimensioni è uno scrigno di bellezze, paesaggi diversi e con un clima particolare, che permette la produzione di un vino raffinato ed elegante.
Fu il giovane Giulio Ferrari che nel 1902 ad intuire una certa somiglianza con lo Champagne. Nel 1933 infatti produce un vino con la denominazione DOC.
I principi fondamentali dettati dal Disciplinare
- uvaggio di provenienza esclusivamente trentina.
- Le uve che vengono utilizzate sono lo Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Pinot Meunier.
- lavorazione tramite Metodo Classico (rifermentazione in bottiglia).
- prolungato riposo sui lieviti.
Dalla vendemmia delle uve, si ottiene il vino base fermo al quale, una volta imbottigliato vengono aggiunti i lieviti e zuccheri. Eseguito questo passaggio il vino viene messo a riposo in cantine buie e silenziose. Durante questa fase il vino base sviluppa la presa di spuma a cui si deve il perlage ossia le bollicine che troviamo nel bicchiere.
- 15 mesi per il Brut
- 24 mesi per millesimato
- 36 mesi per un riserva
Il Marchio è nato del 2007 ed è un simbolo e deriva dall'unione del nome della città di Trento e dalla denominazione DOC ottenuta nel 1993. Anche il design ha il suo significato, le due O del Trentodoc rappresentano la fase più importante della spumantizzazione: il Remuage, l'operazione di rotaziona manuale delle bottiglie durante il loro riposo sulle puprites.
Zone di produzione
Zona stupenda caratterizzata da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, il vento caldo del Garda (Ora del Garda) che allontana le correnti fredde e che combatte l'umidità, caratterizzando la viticoltura di questo territorio alpino ma dal clima tipicamente mediterraneo. Terra di distillatori e Vignaioli, qui si coltivano sia varietà bianche che rosse come la Schiava e la Nosiola.
Zona più bassa sotto Trento, tra pianure, colline, terrazzamenti e ripidi pendii delle vali laterali, è caratterizzata dalla produzione di grandi vini tendenzialmente ferrosi e minerali. Meravigliosi i bianchi e i rossi sono di grande struttura tra cui gli autoctoni Marzemino, Casetta ed Enantio.
Offre vini dalla grande mineralità grazie al terreno calcareo, vulcanico. Per raggiungere l'acqua, qui le viti devono affondare le loro radici nel terreno di porfido rosso, un suolo capace di accumulare molto calore. Questo conferisce ai vini la nota minerale, soprattutto al Pinot Bianco e allo Chardonnay.
Valle di Cembra
I vitigni si trovano a 600/800 metri sul livello del mare. Vini di grande freschezza e tensione gustativa. In queste zone la viticoltura è definita eroica, proprio perché le pendenze dei vigneti raggiungono fino al 40%, quindi le raccolte sono manuali e la cura e il lavoro dell'uomo sono molto alti. Dove da secoli viene estratto il porfido (l'Oro Rosso dei valligiani), dove le stradine di montagna collegano vigneti con piccoli paesini di montagna e dove ancora oggi si tramanda da padre in figlio la passione per il territorio e il vino.
VINI CONSIGLIATI
Devo essere sincera : provateli tutti come sto' facendo io. Mi sono appassionata al TRENTO DOC da un bel po' di anni e sono veramente tante le aziende che mi hanno entusiasmata e convinta; quindi per non lasciarne fuori nessuna vi consiglio di divertirvi tra le varie zone di produzione e le filosofie aziendali.
Se proprio non sapete da dove partire, passate in bottiglieria e sicuramente troveremo insieme un punto di partenza.
Alla prossima Vite.... in Blog







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