Ritorno a parlare dei miei romanzi preferiti i gialli e "Sotto i venti di Nettuno" mi ha tenuta inchiodata fino alla fine, perché ammetto che l'intuizione, che di solito mi aiuta ad individuare già dai primi elementi chi potrebbe essere il colpevole, in questo caso é stata dirottata ininterrottamente su più possibili fronti fino quasi al termine del libro.
Parte tutto dall'uccisione di una giovane donna colpita con tre ferite d'arma da taglio, dal quale affiorano dal passato una serie di omicidi tutti uguali. Il commissario protagonista del libro è il personaggio più emblematico e simpatico della vicenda, che ama attorcigliarsi tra deduzioni che alla maggior parte appaiono assurde, ma che risultano sempre o spesso molto indicative. Tra queste l'arma del delitto, il misterioso Tridente che diventa fondamentale per la risoluzione del caso.
Ci sono altri due personaggi che sicuramente attireranno la vostra attenzione : Danglard il vice del protagonista Adamsberg e la tenente Retancourt. Sia per il carattere ermetico che per il loro ruolo, sebbene ben definito in commissariato, ma decisamente ambiguo nei confronti del detective Adamsberg sarà difficile fidarvi di loro fino alla fine della vicenda...
Non posso rivelarvi tutti i dettagli altrimenti rischierei di rovinarvi la lettura.
La vicenda si svolge tra Parigi e il Quebec, due luoghi estremamente diversi, ma suggestivi e due splendide donne Clementine e Josette saranno fondamentali per il recupero fisico, mentale e risolutivo del caso per Adamsberg.
Clementine lo coccola con cibo e alcol e Josette con le sue scarpe ginniche rosse e un pc si rivelerà una vera maestra.
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Note sull’ autore
Fred Vargas è uno pseudonimo. L'autrice ha deciso di adottarlo in omaggio alla sorella gemella Jo, una pittrice che nelle sue opere si firma Vargas.
E' figlia di una chimica e di un surrealista. E' ricercatrice di archeologia presso il Centro Nazionale francese per le ricerche scientifiche, ed è esperta di medievalistica. Scrive tutti i suoi romanzi in 21 giorni, praticamente durante il periodo di vacanze che si concede ogni anno; poi li rivede per tre o quattro mesi insieme alla sorella.
Ha dichiarato che " il poliziesco è una specie di favola, ironica o tragica o celebrale. Un delitto è sempre semplice, per questo non sopporto i gialli ultraviolenti."
Recensioni
"Fred Vargas gioca le sue carte migliori in un romanzo di superba e classica architettura, che si snoda tra Parigi e il Quebec coperto di neve."
"Questo libro ha consacrato la Vargas come la nuova regina del giallo"
Alcune Opere
- Parti in fretta e non tornare
Vino da abbinare
Voglio dedicare a questo libro una specifica sui vitigni autoctoni del Quebec in onore di una serata particolarmente alcolica che colpì il commissario Adamsberg durante la sua missione in Canada e che gli fu fatale al punto da metterlo proprio nei guai.
Il Quebec è il regno dei vitigni ibridi e resistenti. Per quelli coltivati si tratta soprattutto di ibridi r rustici che possono resistere a temperature invernali anche di 30 gradi sotto zero. I principali sono : Vidal, Seyval Blanc, Frontenac Gris, Frontenac Blanc e Saint - Pepin tra i bianchi; Frontenac Noir, Marquette, Marechal-Foch, Saint- Croix e Sabrevois tra i rossi.
Negli ultimi anni è stata portata anche la Viti Vinifere, le cui piante d'inverno vengono protette con dei teloni. Le varietà al momento coltivate e che rappresentano il 5% della superficie coltivata, sono in particolare Chardonnay, Riesling, Pinot Grigio e Pinot Nero.
Non mi rimane che augurarvi una buona lettura e
Alla prossima Vite... in Blog
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