IL VINO della VALTELLINA

 


STORIA

Pare che i primi documenti che confermino la presenza di vite in Valtellina risalgono al 900 d.C. Questa zona era abitata dai Monaci che hanno mantenuta viva la tradizione viticola, atto da attribuirsi probabilmente alla necessità del vino durante le Sacre Funzioni.

Uno dei monasteri più significativi è quello di Sant'Ambrogio a Ponte, immerso nel mezzo del vigneto e che ha notevoli rappresentazioni affrescate sulla produzione del vino da parte dei Monaci. Il vino rappresentava merce di scambio per ottenere carne, latticini, sale e ferro e attraverso la Valtellina si aprì il mercato verso la Svizzera e il Tirolo.


TERROIR

La Valtellina è una valle che si sviluppa da est a ovest, partendo dal passo dello Stelvio fino al lago di Como. Ha delle condizioni climatiche particolari perché nonostante il clima alpino e piovoso durante il giorno soffiano due venti: il tivano mattina e sera, e la brema nel pomeriggio.



La fascia vitivinicola è suddivisa in 5 sottozone:
  • Maroggia
  • Sassella
  • Grumello
  • Inferno 
  • Valgella
La viticoltura si sviluppa in media tra i 300 e 700 metri di altezza, i suoli sono di origine morenica di conseguenza ricchi si silice e di una buona acidità, si scaldano molto e drenano velocemente.

Se un tempo in Valtellina c'erano aziende che trasformavano il vino ora c'è un cambio di tendenza infatti sono i vignaioli a trasformare la propria uva.

Il vitigno più diffuso è la Chiavennasca (Nebbiolo) che germoglia precocemente e matura tardivamente protetto dalla montagna. Il vino da Chiavennasca ha il colore è scarico, è di corpo leggero e ha una bella complessità gusto olfattiva.

Le sottozone riconducono tutte alla produzione del DOCG Valtellina Superiore e poi c'è lo Sforzato della Valtellina DOCG per il quale è previsto un affinamento minimo di 20 mesi, dei quali almeno 12 in botti di legno. Lo Sforzato è il risultato della vinificazione di uve lungamente appassite, che arrivano a perdere per disidratazione fino al 30% del volume dell'acqua contenuta.

Quando si parla di viticoltura eroica ci si riferisce a un tipo di viticoltura che viene praticata in particolari condizioni di altitudine, pendenza e non solo. La Valtellina ne uno degli esempi più significativi, basti pensare ai terrazzamenti dei vigneti e al fatto che le piante si trovino sopra i 300 metri di altezza.

Abbinamenti

Per apprezzare al meglio la Chiavennasca in tutte le sue espressioni territoriali il miglio abbinamento è quello della cucina di tradizione valtellinese; quindi lo strepitoso formaggio Bitto e i famosi Pizzoccheri.

Tra tutte questa bella scelta di vini ho scoperto un grande prodotto molto interessante, trattasi del Vertemate di Mamete Prevostini.
Un passito 2017 da uve 60% Traminer Aromatico 40 % Riesling.

Prodotto nelle Alpi Retiche della provincia di Sondrio nel clos di Palazzo Vertemate Franchi nel comune di Piuro.
Da terreno sabbioso (70%), limoso (30%), assenza di calcare trattasi di roccia granitica sfaldata con rarità di argilla.


La vendemmia avviene a  grappoli perfettamente integri messi in appassimento per 4 mesi. Le uve vengono pressate intere per poi procedere con la fermentazione e l’affinamento in fusti di rovere per 12 mesi. È successivamente affinato in bottiglia per altri 6 mesi prima della commercializzazione.

Il colore é giallo dorato, ambrato intenso, aroma elegante di confettura di albicocca, frutta candita e speziata, miele e fiori gialli secchi con una piacevole nota minerale. Sapore equilibrato, morbido e piacevolmente fresco.
Meraviglioso con il fois grais, si accompagna benissimo a dessert, pasticceria, frutta secca e canditi, torte e biscotti.


Buona degustazione e alla Prossima Vite  ..... in Blog

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