Mary - Anne Eekhout


Un romanzo dedicato alla scrittrice Mary Shelley della Londra del 1800.
L'autrice Eekhout costruisce una storia su due livelli temporali : ossia le settimane trascorse in Scozia nell'estate del 1812, dove Mary è ospite di amici di famiglia e dove emerge fortemente il personaggio; e la primavera del 1816 dove incontra il Poeta Percy, la rottura con il padre, la perdita di una figlia, la successiva maternità, il viaggio in Europa, le varie frequentazioni letterarie e i suoi tormenti personali.



Ho letto questo libro libera delle informazioni legate ai riferimenti sulla vera vita della protagonista Mary Shelley e su questo argomento ci sono molte critiche. Io in tutta onestà non avendo questi limiti mi sono lanciata sul racconto e la mia è stata una caduta libera. E' stata una vicenda che mi ha incuriosita, affascinata e ho anche apprezzato qualche riferimento al fantasy. Devo essere onesta, infatti verso la fine il mio entusiasmo si è  leggermente affievolito; probabilmente il volta faccia di alcuni dei personaggi mi ha delusa o probabilmente non ho capito il vero significato. Proprio per questo per me sarebbe molto utile un confronto con qualcuno di voi.


Note sull’ autore

Anne Eekhout, nata nel 1981, ha esordito nel 2014 con il romanzo "Dogma", finalista al premio Bronzen Uil per la miglior opera prima in lingua nederlandese. Nel 2017 ha pubblicato "Una Notte", selezionato per il BNG Literature Prize, destinato agli scrittori sotto i quarant'anni, e nel 2019 " Nicolas e la scomparsa del mondo", nominato al Premio Beste Boek voor Jongeren per giovani adulti.

Recensioni

"Questo romanzo, aggiungendo sottili pennellate alla storia delle origini di Frankenstein, riporta in vita la giovane Mary Shelley". (NRC Handelsblad)

"Una protagonista dalla voce convincente, immersa in un affresco dettagliato e affascinante del primo Ottocento". (Knack Focus).

"Anne Eekhout sa come raccontare una storia." (de Volkskrant)


Vino da abbinare


In questo particolare caso io abbino assolutamente un vino etereo come un orange wine, vini sottoposti a macerazioni particolarmente lunghe, nei quali spesso le fermentazioni sono dovute a lieviti indigeni e quindi scarsamente controllate, presentando profili olfattivi che riportano a fragranze di iodio, smalto, idrocarburi ecc ecc.
Un vino questo che fà riflettere, del quale hai aspettative e non è così immediato come si potrebbe pensare.






Non mi rimane che augurarvi una buona lettura e
Alla prossima Vite... in Blog

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