TERESA DEGLI ORACOLI - Arianna Cecconi

 


"Cos'è il senso di colpa? E' quando sei rimasta viva, e allora decidi di vivere il meno possibile. E' quando pensi che la tua vita non vale niente, meno di quella degli altri... E' quando ti rimpicciolisci ogni giorno sperando che prima o poi si dimentichino di te, o ti perdonino."

" Teresa dormiva come i delfini che hanno il cervello diviso a metà. Metà dormono e metà nuotano, metà stanno in fondo al mare e metà si spingono verso la superficie."




Ho iniziato con de frasi prese dal libro per far capire quanto il romanzo sia intrigante e come abbia la capacità di condurre nel profondo di una femminilità da scoprire e apprezzare. Si tinge inoltre di magia, tradizioni e leggende e per tanti aspetti in alcuni passaggi mi ci sono rivista. E' questo forse che mi ha conquistata chissà se riuscirà a farlo anche con te...


Trama


“Questa è una storia di cose invisibili, di profezie e oracoli casalinghi, della libertà e del caso, della difficoltà di scegliere, di amare, di crescere e di morire.” È una storia di famiglia, e ogni famiglia ha i propri tesori che passano di mano conservando luccicori e promesse, scheletri pigiati negli armadi insieme ai desideri, odori che restano addosso e non si scordano più

E poi naturalmente ci sono i segreti.

Teresa ne custodisce uno da tutta la vita e, quando intuisce che la sua memoria ha cominciato a bucarsi come un colino, decide di non metterlo a repentaglio: una sera si sdraia nel letto, zitta e immobile, e non si alza più. Ma le figlie Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante Pilar e Nina, la nipote, non sono disposte a rinunciare a lei, così spostano il letto al centro del salotto, dove rimane per dieci anni. Del resto quella di Teresa non è una famiglia come le altre, c’è Irene che è nata con ai piedi dodici dita, Pilar che riconosce i sogni che nascono da dentro e quelli che arrivano da fuori, c’è chi come Rusì dorme con una torcia da minatore sulla fronte e chi di nascosto appende al letto bachi da seta…

È Nina a raccontare la loro storia, che ha inizio nel momento in cui tutte loro si stringono
attorno alla nonna per vegliarla. Nei silenzi tenuti a bada, nelle emozioni nascoste si aprono a poco a poco spiragli: Teresa li asseconda rivelando, notte dopo notte, quattro oracoli che aiutano le donne a sciogliere il nodo che le blocca, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall’incapacità di abbandonarsi al proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, forse Teresa può finalmente liberare sé stessa.

 

Note sull’ autore

Arianna Cecconi è antropologa, vive e lavora tra Marsiglia e l’Italia. Ricercatrice affiliata all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, insegna antropologia delle religioni all’Università Milano Bicocca. La violenza politica, le pratiche magico-religiose, i sogni e il sonno sono i principali oggetti di ricerca di una lunga esperienza etnografica cominciata sulla montagna pistoiese, continuata sulle Ande peruviane, in Spagna e attualmente nella periferia di Marsiglia. Accanto al percorso universitario, svolge attività di formazione in contesti non accademici, collabora con radio, compagnie di teatro, scuole e centri socio-sanitari. 



 
Opere
  • Teresa degli oracoli (2020)
  • La girandola degli insonni (2023)


Recensioni

"Innovativo, coraggioso, ironico. Si legge tutto d'un fiato e lascia il terrore con il desiderio di rileggerlo." ( Simonetta Agnello Hornby).

"Soltanto un’antropologa come Arianna Cecconi, che studia i sogni notturni e le pratiche rituali, poteva raccontarci Teresa degli oracoli, con la sua scrittura e il suo immaginario al contempo realistici e magici, che ci scuotono nel riso e nella commozione, scavando al fondo dei nostri segreti."

" Trama tutta al femminile con una dose di magia."  (Corriere di Novara)

" Un'epopea al femminile sul mistero e le scelte dell'esoistenza."(Corriere della Sera)




Abbinamento

Incredibile come quando ho pensato al vino giusto per questo libro mi sia apparso chiaro il Tandem : vino rosso del Marocco, vitigno Syrah. Un vino naturale, fruttato, giocoso, esuberante, al naso sentori di more, pepe e ginepro, avvolgente come un abbraccio...

Spero che i miei suggerimenti ti piacciano e se hai voglia di lasciare qualche commento sarò ben felice.

Intanto non mi resta che salutarti e invitarti 

alla prossima Vite... in Blog

Elisa


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